martedì 12 aprile 2011

Anche gli insegnanti tornano sui banchi

Come si riconosce un pane a lievitazione naturale? E le erbe aromatiche che usiamo tutti i giorni: siamo sicuri di riuscire a riconoscere con il solo olfatto? I maestri si mettono in gioco per riproporre in classe esperienze e nuovi modi di conoscere i prodotti alimentari.
Il progetto "orto in condotta" di Slow Food prevede anche un corso di formazione per insegnanti. Nel secondo anno, tre lezioni su: educazione ambientale( da elaborare in classe e da mettere in pratica all’aperto), approccio corretto all’alimentazione e alla spesa.
1° incontro: principi e temi di educazione ambientale (il ciclo degli elementi e della materia, i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica, esperienze pratiche). Approfondimenti sulle pratiche orticole.
2° incontro: principi di cultura alimentare (stagionalità e territorialità) e normativa. La lettura e la decifrazione delle etichette, i prodotti da agricoltura biologica, biodinamica e a lotta integrata; i prodotti a denominazione d’origine, dalle denominazioni protette ai Presidi.
3° incontro: progettazione didattica. Studio e realizzazione di giochi e attività da riproporre in classe con i ragazzi sulle tematiche dei primi due incontri.

L'orto... in classe


Nelle scuole "Marconi" di Grassina e "Scuola città Pestalozzi" di Firenze una giornata di giochi e laboratori dedicati all'orto. Riconoscere frutta e verdura usando i cinque sensi, abbinare i semi agli ortaggi...

lunedì 1 giugno 2009

Terra madre: tutti a Torino!



Idealmente anche l'orto è andato a Torino per la bellissima esperienza di Terra madre, l'incontro internazionale organizzato da Slow Food dal 23 al 27 ottobre 2008 insieme al Salone del Gusto, che mette al centro l'agricoltura, le comunità del cibo, la terra e gli uomini e le donne che la lavorano nel rispetto, sempre più difficile, dei principi "buono, pulito e giusto".
La maestra Elisabetta ha partecipato ad alcuni seminari di Terra madre, la Siaf e il Comune di Bagno a Ripoli hanno animato i laboratori "Pensa che mensa" raccontando anche l'esperienza dell'orto in condotta della scuola Marconi di Grassina, portando a casa anche un bellissimo riconoscimento (secondi classificati tra le realtà italiane di ristorazione collettiva). Patrizia Bucelli, dietista del servizio refezione scolastica e grande amica dell'orto fin dalla prima ora, è stata il relatore della conferenza "Una Mensa che ci mette tutti d’accordo: il tema dell'educazione alimentare in età scolare e l'importanza di insegnare ai bambini a mangiare tutto, a mangiare con calma e a vivere il momento del pasto non come una costrizione ma come un gioco in cui si impara. Ovvero, un dialogo per pensare una mensa bella da vedere, comoda da vivere e buona da mangiare".

Nella foto: in alto, Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e ideatore di Terra madre, con il sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini e il direttore di Siaf Antonio Ciappi. Sotto: Patrizia Bucelli, dietista del Comune, spiega in conferenza come funziona la ristorazione scolastica (si intravedono delle polpettine!). Torino ottobre 2008

Schiacciata con l'uva

Con l'uva raccolta nella vigna accanto all'orto i bambini hanno deciso di fare la schiacciata con l'uva, una golosità tipica di Firenze che è tradizione mangiare nel periodo della vendemmia. Ecco la ricetta, dai loro quaderni.

"Ingredienti: 400 g di farina, 4 cucchiai di zucchero, 4 cucchiai di olio, 1 panetto di lievito di birra, 1,300 kg di uva nera da vino.
Mettere la farina e lo zucchero in una terrina, aggiungere l'olio, il lievito sciolto in un bicchiere d'acqua e un pizzico di sale. Lasciar lievitare per due ore. Con metà della pasta fare una sfoglia sottile e metterla in una teglia d forno, aggiungere l'uva lavata e schiccolata lasciandone un po' da parte, lo zucchero e un po' di olio. Con il resto della pasta fare un'altra sfoglia e coprire; completare con la restante uva, zucchero e un po' d'olio. Mettere in forno a 180 gradi per un'ora circa. Buon appetito"

giovedì 21 maggio 2009

La vendemmia: faticosa e divertente


La vendemmia delle classi terze raccontata dai bambini di 3a C

L’uva è matura e va raccolta. Mi sono chiesto spesso quanto occorre per vendemmiare, adesso so che è un impegno lungo e faticoso. Noi ci siamo divertiti molto. Eravamo tutti insieme e questo ha reso la nostra vendemmia allegra e molto divertente. Cercavamo i grappoli più grossi e di rubarceli a vicenda, anche dai cestini. Ne abbiamo anche mangiata molta ed era dolce e buona. Carmela, che ci ha accompagnato, ci ha detto che poi con l’uva raccolta faremo la schiacciata con l’uva e il vino. Mi piacciono moto entrambi. Anche quando andavo all’asilo ho vendemmiato e poi ho fatto il vino. Conservo ancora la bottiglietta con il vino che purtroppo è diventato aceto. Ricorderò queste esperienze con molta gioia.